Sintetico approfondimento

Cari colleghi,

premesso che:

sarebbe utile qualche sintetico approfondimento per conoscere, con maggior chiarezza, cosa sono le R.S.U. e i compiti che le sono assegnati. Innanzitutto, dovrebbe essere una presenza costante, consapevole, onesta e attiva durante la contrattazione d’istituto e non solo.

La RSU, eletta dall’insieme del personale della scuola, è un soggetto che si rapporta con il Dirigente Scolastico in modo paritario e si fa garante del funzionamento della scuola.

Svolge quindi una stretta attività di relazione con tutti i lavoratori, che rappresenta indistintamente, attraverso la consultazione e l’informazione.

Preso atto inoltre che:

– la definalizzazione del “bonus premiale”, iniziata con la sottoscrizione del nuovo CCNL, è stata confermata e sancita nella legge di bilancio per il 2020 dove si legge che: “le risorse iscritte nel fondo di cui all’articolo 1, comma 126, della legge 13 luglio 2015, n. 107 [si tratta proprio delle risorse per il bonus premiale docenti], già confluite nel fondo per il miglioramento dell’offerta formativa, sono utilizzate dalla contrattazione integrativa in favore del personale scolastico, senza ulteriore vincolo di destinazione”.

– per legge il bonus sia diventato materia di contrattazione,

noto con dispiacere che in molte scuole, grazie ad una incapacità contrattuale o peggio ancora ad una generica sottomissione degli attori della contrattazione ai voleri dell’autorità scolastica, tale legge non sia mai stata sfruttata.

Ancora oggi i nostri cari D.S con l’appoggio della Rsu (rappresentanza sottomessa unitaria) in totale silenzio e/o assenza dei sindacati rappresentativi), sono pronti a sottoscrivere la destinazione del 60% del fondo per la valorizzazione dei Docenti, ai soliti docenti fenomeni, ai migliori tra di loro, alle eccellenze.

A questo punto sono sicuro che l’unica alternativa ad un costante lamento, sia l’impegno diretto: candidiamo e votiamo allora delle vere RSU alle prossime elezioni, impariamo a criticare costruttivamente, e proviamo a cambiare dal basso tutto quello che non funziona (privilegi, sperequazioni, palesi ingiustizie, precariato ecc. ecc.).

E’ assolutamente necessario impegnarsi in prima persona perché, “in questo mondo dobbiamo vivere, semplicemente perché non abbiamo altri mondi in cui scappare”.

Per la Politeia Scuola

Ioannis Lioumis