Associazione Sindacale Politeia Scuola
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Politeia Scuola
31 mag 2024
Il problema dei lavoratori nelle scuole è l'abitudine a subire e a chinare il capo davanti al Capo
Ogni giorno ci accorgiamo di non essere più garantiti nei diritti fondamentali della nostra professione quali il rispetto e la libertà d’insegnamento.
Il Collegio dei Docenti, che è l’organo "collegiale" per eccellenza, da cui dovrebbero sortire le principali proposte didattico-organizzative e le relative delibere, si sta svuotando di potere decisionale.
L’autonomia si è ben presto rivelata una formula in cui tutto è lecito, in barba alle norme contrattuali e alla serena convivenza civile.
Il dissenso dialettico è visto come un pericolo. Di fronte alla protesta o alle prese di posizione pubbliche, gli argomenti non contano più nulla: conta soltanto la minaccia all’ordine/dall'ordine costituito.
In questo marasma le autorità istituzionali (USR, UST, Ministero in senso ampio) si tengono ben alla larga dal fare chiarezza, preferendo appoggiarsi all’autonomia dirigenziale usata come alibi.
I Presidi da parte loro (chiamati Dirigenti scolastici dopo un corso di 300 ore), si sentono attaccati e reagiscono con autoritarismo e spirito corporativo. Tanto meno si sentono tutelati dai loro organismi superiori, tanto più attaccano i loro sottoposti, "facendo vedere chi comanda".
Altro che corso di 300 ore, ci vuole formazione continua che alleni all’esercizio della democrazia costruendo una leadership basata sull’autorevolezza e sulla trasparenza e non sull’autoritarismo.
Altro problema dei lavoratori della scuola è l'abitudine a subire e a chinare il capo davanti al Capo, lamentarsi nei corridoi, non essere disposti a mettere per iscritto, né a testimoniare e pretendere che "altri" risolvano il loro problema senza che loro si espongano.
Questo atteggiamento fantozziano permette abuso di potere, disparità di trattamento e rovina le scuole.
Non a caso infatti, secondo recenti studi internazionali, la scuola è uno dei settori lavorativi più colpiti dal fenomeno mobbing.
Prof. Lioumis Ioannis (RSU Politeia Scuola ed RLS del liceo scientifico A. Tassoni)
"L’indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti"
Antonio Gramsci (11 febbraio 1917)